Stile di direzione nel management di un’azienda

Lo stile di direzione è il modo con cui il management si rapporta con i dipendenti e con il mondo esterno alle imprese. Rappresenta di fatto il biglietto da visita aziendale.

Lo stile di leadership, fondendosi con la cultura aziendale nella quale si è formato, rappresenta uno strumento organizzativo strategico per la conduzione dell’impresa. Soprattutto per quanto concerne la migliore definizione dei meccanismi operativi e la gestione di tutte le possibili criticità come, ad esempio, la resistenza al cambiamento.

 

Cultura aziendale e stile di direzione

La cultura aziendale e lo stile di direzione sono in profonda simbiosi. Integrandosi l’uno con l’altro, condizionano le modalità con cui vengono selezionati i collaboratori, prese le decisioni, assegnati i compiti e valutate le performance delle singole unità.

Lo stile di direzione può assumere diverse connotazioni e sfumature.

Può spaziare in un arco di realtà che ha i suoi limiti estremi nell’autoritarismo e nel rapporto democratico/partecipativo.

 

Stile di direzione autoritario

Nel primo caso, “il capo” gestisce i rapporti con i propri subordinati senza confrontarsi con essi, comunicando esclusivamente tramite gli ordini e le prescrizioni.

Questo approccio determina un forte accentramento della gestione e degli apparenti risultati. In effetti tende a deresponsabilizzare se non addirittura a fornire alibi ai dipendenti.

 

Stile democratico/partecipativo

Lo stile democratico partecipativo si fonda, all’inverso, sul dialogo, sul confronto, sulla partecipazione e sulla delega.

La scelta dello stile di direzione adottato è funzionale e, nel contempo, rappresentativo del modo di fare impresa degli imprenditori e dei manager.

 

Lo stile giusto

In organizzazione aziendale non esistono ricette preconfezionate che hanno una validità assoluta.

Esistono invece indicazioni di grande importanza.

Una di queste, è quella di attribuire un’elevata flessibilità al sistema impresa mediante la moltiplicazione dei centri di responsabilità.

Per quanto mi riguarda propendo per una direzione democratica partecipativa. Questo, relativamente alla fase di ascolto e valutazione ma con il “contrappeso” verticale della decisione accentrata nella mia persona.

Per garantirmi una corretta, ampia e approfondita fase di valutazione, lavoro preventivamente sulla crescita personale e professionale mia e degli stakeholder interni alle aziende.

Il fine è di ridurre al massimo le asimmetrie cognitive tra di loro e tra loro e me.

Come regola generale suggerisco di utilizzare varianti diverse dello stile di direzione adottato. Questo consente di adattarlo agli interlocutori e alle specifiche situazioni.

 

Se hai bisogno di una consulenza a riguardo, contattami.