Oggi voglio invece parlarvi del neuromarketing.
In alcuni precedenti articoli vi ho parlato del marketing e dell’importanza strategica che questa disciplina riveste per rendere competitive le aziende. Vi ho descritto anche gli sconvolgimenti dei mercati a seguito dell’avvento del marketing digitale e dei social media.
Questa volta vi parlo di neuromarketing.
Cos’è il neuromarketing?
Il neuromarketing è una branca del marketing convenzionale e delle ricerche di mercato. Il neuromarketing utilizza metodi e tecniche basate sulle evidenze scientifiche emerse negli ultimi decenni dallo studio sul cervello.
Come nasce?
Questa disciplina nasce da una rivoluzione neuroscientifica che ha interessato il mondo medico e accademico negli ultimi trenta anni.
Anno dopo anno si è espansa allargando il suo campo di ricerca e di applicazione fino ad arrivare al mondo aziendale e non solo.
In che consiste?
Uno degli assioma di base del marketing convenzionale era che il consumatore prendesse le decisioni in modo razionale e in base alle informazioni in suo possesso.
Il neuromarketing ha smentito completamente questa convinzione facendo emergere un consumatore molto diverso rispetto a quello razionale e logico a cui si era soliti pensare.
Le ricerche neuroscientifiche e di neuromarketing hanno infatti evidenziato che, il cervello umano, prende la maggior parte delle decisioni sotto la soglia della coscienza.
L’assunto base del neuromarketing parte quindi dal presupposto che, la maggior parte dei comportamenti delle persone, è determinata dall’inconscio.
Secondo questo approccio scientifico il consumatore agisce istintivamente ed emotivamente. Lo fa lasciandosi condizionare dalle sue esperienze ed abitudini così come anche dalle opinioni di amici e parenti, dalle emozioni suscitate dal prodotto ecc.
L’obiettivo di questa branca del marketing è esattamente lo stesso di quello del marketing convenzionale.
Ciò che cambia sono le tecniche utilizzate che, evidentemente, risentono delle nuove evidenze scientifiche.
Quindi, grazie al neuromarketing, si riesce a conoscere approfonditamente le dinamiche e i processi che avvengono all’interno del nostro cervello. In questo modo si possono utilizzare queste conoscenze per migliorare l’efficacia del marketing tradizionale.
Strategie
Questa branca del marketing si affianca, quindi, al marketing convenzionale e digitale per ridurre notevolmente il numero di lancio di nuovi prodotti e campagne pubblicitarie fallimentari.
Nello specifico il neuromarketing ci può aiutare a fare due importanti cose:
1. capire cosa succede realmente nel cervello delle persone;
2. comprendere la differenza tra ciò che le persone dicono di pensare e ciò che, realmente, il loro cervello sta pensando, considerando ed elaborando.
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