Combattere la crisi con il taglio al cuneo fiscale. Draghi convoca i sindacati.

 

Come annunciano i giornali nelle ultime ore, pare che il taglio al cuneo fiscale sia tra le strategie del governo per contrastare la crisi.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha convocato i sindacati martedì 12 luglio alle 11 a Palazzo Chigi.

 

L’ordine del giorno prevede la valutazione delle prossime strategie per affrontare la crisi economica. Tra queste: il taglio del cuneo fiscale, l’aumento dei salari, la riforma del fisco e il caro bollette.

 

Cuneo Fiscale

Per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale, anche il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha ribadito che questa sembra essere tra le migliori soluzioni da percorrere per “mettere più soldi nelle tasche degli italiani”.

 

Questo provvedimento consentirà di dare una mensilità in più all’anno ai lavoratori.

Pare che ci siano anche le risorse concrete per questa manovra.

 

Il decreto verrebbe finanziato con il ricorso all’extragettito dell’Iva incassata dallo Stato in questi mesi sul 2021 per effetto dei rincari inflazionistici.

Da gennaio ad aprile il “tesoretto” ammonterebbe a 6,6 miliardi.

Tassa sugli extraprofitti delle società energetiche

Altra possibilità di ampliare il tesoretto sarebbe quella di accedere alla tassa sugli extraprofitti incassati da 11 mila società energetiche.

Extraprofitti che ammonterebbero, per il governo, a 42 miliardi.

 

Non solo taglio al cuneo fiscale, ma anche salario minimo

Altra misura per il contrasto alla crisi, oltre al taglio del cuneo fiscale, potrebbe essere quella di introdurre il salario minimo.

Il salario minimo tutelerebbe le fasce di lavoratori più fragili.

Da alcuni studi su scala europea pare che ad avere il reddito pro capite più basso della storia d’Italia sono i nati dopo il 1986.

Gli under 35 stanno vivendo il periodo più nero del mercato del lavoro per diversi punti di vista.

A tal proposito, in concomitanza con le polemiche al reddito di cittadinanza, ho scritto l’articolo “Reddito di cittadinanza, giovani e mercato del lavoro”, che vi invito caldamente a leggere.